L’anticipazione sulla perizia sul DNA sotto le unghie di Chiara Poggi nel giallo del delitto di Garlasco e la “compatibilità” con Andrea Sempio. La sua reazione.
Sono ore di svolta nelle indagini sul delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi. Dalle anticipazioni sulla perizia sul DNA sotto le unghie della vittima sembrano esserci conferme in merito ad una compatibilità con Andrea Sempio. In questo senso, tramite i propri legali e non solo, il diretto interessato ha deciso di reagire.

Delitto di Garlasco: la perizia e la reazione di Andrea Sempio
Potenzialmente siamo in un momento cruciale delle indagini sul delitto di Garlasco. In particolare, dalle anticipazioni filtrate in merito agli esiti della perizia sul DNA sotto le unghie di Chiara Poggi sarebbe emersa “compatibilità” con quello di Andrea Sempio. Al netto della prima risposta arrivata da parte del pool di difesa proprio di Sempio, sarebbe stato il diretto interessato a far emergere una reazione alla vicenda.
Come riportato dall’Ansa e dal Corriere della Sera, infatti, Sempio si è detto “amareggiato” per l’uscita di indiscrezioni sui dati della perizia in incidente probatorio, prima del deposito delle conclusioni della perita. Non solo. Lo stesso Sempio si è detto convinto di poter “dimostrare“, attraverso il lavoro dei suoi consulenti e difensori, la sua “innocenza” che ha ribadito in tutti questi mesi ed anni. Questo quanto filtra da fonti vicine all’uomo che hanno avuto modo di parlare con lui dopo la pubblicazione delle notizie sulla perizia.
Il commento del consulente della difesa Palmegiani
Intervenuto all’Adnkronos, invece, il consulente della difesa di Sempio, Armando Palmegiani, ha fatto sapere che il dato della perizia è “un dato che ci aspettavamo, non ci sorprende, ed è tutto da valutare. Parliamo di un Y (indica la linea familiare paterna, ndr) che nei valori Rfu (la sogna scelta per l’analisi, ndr) che abbiamo sono molto bassi: superano di poco i 200, nessun picco supera i 1000, ha una media di valori – sia dell’unghia attribuibile alla mano destra che a quella della mano sinistra – bassissimi. Se fosse un’aggressione avremmo valori al di sopra dei 2.000-3.000”. Inoltre lo stesso consulente starebbe lavorando con la collega Marina Baldi per riuscire a dimostrare che si tratta di un “DNA da contatto”.